In senso stretto, la menopausa viene solitamente considerata come la perdita della capacità riproduttiva nella donna. In realtà, si tratta di un fenomeno più ampio: insieme alla capacità di procreare, infatti, la donna perde la funzionalità di molte ghiandole. È per questo che si notano cambiamenti che interessano anche la sfera fisica e psicologica. Molte donne, quando affrontano il periodo della menopausa, devono fare i conti con un aumento di peso: dal momento che la causa è, appunto, ormonale, ecco che l’endocrinologo diviene lo specialista giusto al quale rivolgersi per dimagrire e mantenere il proprio stato di benessere. L’aumento di peso non è il solo sintomo ad accompagnare l’insorgere della menopausa, esistono altri sintomi.
Le cinquantenni di oggi sono donne nel pieno della propria vita lavorativa e sociale. Sono persone che vogliono apparire belle e in forma, e magari sono ancora alle prese con figli piccoli che richiedono energie. Si ritrovano, però, anche a fare i conti con i problemi legati alla menopausa, che coinvolgono molti settori della vita di una donna, in modo anche invalidante. Non si tratta solo della scomparsa delle mestruazioni, che alcune vivono addirittura come una liberazione, ma di un insieme molto articolato di problemi legati anche alla diminuzione del funzionamento di ghiandole come l’ipofisi, la tiroide e il surrene. Ecco i principali problemi che una donna affronta in menopausa:
Problemi psicologici, legati all’accettazione del tempo che passa ma anche ad una maggiore esposizione a sindromi depressive
Problemi sessuali, legati soprattutto al calo del desiderio e alla secchezza vaginale
Problemi di peso, con l’aumento dei chili e l’accumulo di grasso nella zona addominale
Problemi legati alle ossa, con i primi segni di osteoporosi
Problemi di pelle, che si fa secca e opaca
Problemi di capelli, che diventano più fragili, meno folti e meno lucenti.
Insomma, le brillanti cinquantenni di oggi devono affrontare gli stessi problemi che fronteggiavano le nostre nonne, le quali, però, erano legittimate a comportarsi e ad apparire come donne anziane! La vita, fino all’inizio del secolo scorso, era anche più breve rispetto ad oggi e le donne accettavano più di buon grado i limiti legati alla menopausa. Oggi, invece, una donna di cinquant’anni ha ancora molto da vivere e lo può fare al meglio con il giusto supporto: quello di uno specialista in grado di aiutarle ad affrontare la menopausa in tutta la sua complessità, non solo limitandosi a cercare di agire su un sintomo isolato, come l’aumento di peso. Lo specialista in questione che può aiutare la donna a ritrovare la serenità è l’endocrinologo.
Il primo interlocutore della donna che si affaccia alla menopausa è il ginecologo, poi, però, è l’endocrinologo che può aiutare a compensare le carenze endocrine e quelle del surrene, curando nel contempo l’ansia, il sonno, migliorando l’aspetto estetico di capelli, pelle e unghie e contrastando l’aumento di peso e l’accumulo di adipe sull’addome, il tutto con un’adeguata – e personalizzata – terapia ormonale.
La tendenza ad aumentare di peso nelle donne prima e durante la menopausa è molto diffusa. Per questo, è consigliabile adottare qualche accorgimento già a partire dai 40 anni, ad esempio seguire una dieta mediterranea. Per quelle donne che invece hanno già constatato un aumento di peso, che può arrivare anche a dieci o più chili, l’endocrinologo può prescrivere diete appositamente studiate, tenendo conto dei problemi tipici della menopausa, con particolare attenzione alla carenza di vitamina D e a quella di calcio. Le diete migliori che, di solito, vengono prescritte e monitorate dall’endocrinologo a donne in menopausa sono le diete “low carb”, diete “chetogeniche” e diete “ipoglucidiche”.
Seguire una dieta e fare attività fisica porterà sicuramente dei benefici ma, in caso di sintomi legati alla menopausa, purtroppo non basterà. La tendenza ad accumulare massa adiposa sull’addome, infatti, resiste a qualsiasi tipo di dieta e oltre ad essere spiacevole alla vista è anche molto dannosa per la salute. La zona dell’addome risponde poco alle sollecitazioni della dieta dimagrante e, dunque, occorre qualcosa di più mirato. Tra le terapie ormonali per dimagrire in menopausa e contrastare i diversi sintomi, risultano molto efficaci le micro infiltrazioni di modulazione degli ormoni. Si tratta di infiltrare, in modo mirato, modulatori dei recettori ormonali che hanno la capacità di rendere più potenti sul ricettore del tessuto adiposo le stimolazioni lipolitiche: una specie di chiave, che aiuta la cellula del grasso ad aprire la porta per far uscire l’adipe. Sia che si tratti della menopausa fisiologica che le donne sperimentano con l’avanzare dell’età, sia che si tratti di menopausa indotta da chirurgia o da terapie oncologiche, i cambiamenti ormonali e del metabolismo si riflettono sulla composizione corporea e sull’apparato muscolo scheletrico. E mentre il grasso tende ad accumularsi sull’addome, ossa e muscoli perdono la loro massa e forza, specie se prima della menopausa la donna conduceva una vita sedentaria. «I cambiamenti ormonali in menopausa sono tra le cause sia della ridistribuzione del grasso che porta la donna a veder cambiare il proprio corpo, aumentare il peso e la massa grassa, specie a livello addominale, sia della perdita di massa muscolare e di densità ossea – spiega la dottoressa Anna Maria Formenti-. La perdita di massa muscolare, chiamata sarcopenia, non avviene in un solo momento: si stima che a partire dai 30 anni, la perdita degenerativa del tessuto muscolare sia del 3-8% ogni 10 anni, per poi accelerare con la menopausa. Lo stesso avviene con l’osteoporosi, ovvero la perdita di mineralizzazione ossea che porta alla riduzione della densità delle ossa e alla loro fragilità». La fragilità ossea non è l’’unica conseguenza della menopausa, cos’altro succede ce lo spiega la dottoressa Formenti: « Con l’inizio della menopausa, il declino della massa muscolo-scheletrica, e quindi anche della forza fisica, accelera. Come dimostrano diversi studi, quando sarcopenia e osteoporosi si sviluppano insieme, e quindi si instaura quella condizione clinica chiamata osteosarcopenia, la persona si trova ormai in una situazione di aumentata fragilità generale, specie per la donna in post-menopausa. Osteoporosi e sarcopenia possono non dare sintomi, se non una evidente perdita della massa muscolare, ma espongono la donna a maggiori rischi di disabilità funzionale, cadute accidentali, fratture e mortalità generale. Tuttavia, osteoporosi e perdita di massa muscolare non sono inevitabili: grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce con esami specifici, alla cura dell’alimentazione in menopausa, e con uno stile di vita attivo, è possibile mantenere massa muscolare tonica e ossa forti».
Concludendo la dottoressa accenna a un’adeguata alimentazione a contrasto delle sintomatologie illustrate: «Proprio la perdita di massa muscolo-scheletrica che accelera con la menopausa contribuisce a ridurre ulteriormente l’attività del metabolismo, ovvero il consumo energetico durante il riposo e durante l’attività fisica. Di conseguenza aumenta la massa grassa, aumenta il rischio di sviluppare alterazioni del metabolismo dei lipidi (dislipidemie) e di sindrome metabolica (diabete), che possono portare a ipertensione e patologie cardiovascolari. Insomma, contenere la perdita di massa muscolare e di densità ossea, in realtà, non è solo una questione di muscoli, prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture, ma di salute generale della donna in menopausa e postmenopausa. Pertanto, come evidenziano gli studi raccolti in un recente lavoro di revisione sistematica della letteratura, la strategia più promettente per mantenere e aumentare la massa muscolare e ossea in menopausa è senza dubbio l’allenamento di resistenza (camminata veloce, nuoto, bicicletta), insieme a un’alimentazione che prevede un’adeguata quantità di proteine animali e vegetali (carne bianca, pesce, legumi), di vitamina D (tuorlo d’uovo, salmone, sgombro, funghi), calcio (in particolare formaggio grana o parmigiano, latticini, yogurt, o bevande vegetali arricchite di calcio) e creatina, una proteina che serve a sviluppare massa muscolare, presente in carne e pesce, per aiutare a preservare questi tessuti durante la menopausa».