COSA SONO: I calcoli renali sono dei “sassi” all’ interno delle urine, o meglio delle alte vie escretrici, quindi all’interno delle strutture anatomiche (rene e uretere) deputate a convogliare l’urina e veicolarla verso la vescica. Questi sassi sono costituiti da cristalli che precipitano all’interno delle urine.
DIFFUSIONE: La calcolosi renale è una patologia molto frequente che si manifesta attraverso la colica renale, che è una sintomatologia dolorosa indimenticabile per il paziente; quanto è frequente? Circa una persona su dieci nel corso della propria vita va incontro ad una colica renale e spesso è necessario un accesso in pronto soccorso.
FAMILIARITA’: Nella formazioni dei calcoli c’è una componente ereditaria legata alla familiarità, quindi una predisposizione, anche se questo è solo uno degli aspetti che portano a sviluppare calcoli renali.
COME SI FORMANO E DA COSA SONO FORMATI: I cristalli contenuti nelle urine vanno incontro a un processo di precipitazione tramite un meccanismo che viene nominato SOVRASATURAZIONE, nel quale o sono presenti dei Sali in eccesso delle urine, oppure c’è una quantità di liquido troppo bassa, per esempio in corso di disidratazione. La precipitazione di questi cristalli porta alla loro aggregazione e alla formazione di veri e propri “sassi”. I materiali dai quali sono composti sono principalmente due: ossalato di calcio, fosfato di calcio; ci sono in aggiunta a queste delle composizioni più rare: acido urico, struvite, cistina. È molto importante conoscere la composizione del calcolo e andare ad analizzarla perché ciò permette un approccio terapeutico diverso a seconda del tipo di calcolo al quale ci si trova di fronte.
FATTORI DI RISCHIO: I fattori predisponenti alla formazione di calcoli sono complessi e multifattoriali nella maggior parte dei casi. Oltre a una predisposizione genetica, quindi alla familiarità, ci sono degli altri processi molto importanti legati allo stile di vita del paziente, per esempio l’alimentazione, la sedentarietà e l’obesità sono dei fattori che predispongono in modo importante alla formazione dei calcoli, alla loro precipitazione e successivamente ai calcoli renali. Dal punto di vista alimentare andrebbero evitate diete ricche di proteine animali, zuccheri semplici, grassi, sale; bisognerebbe prediligere una dieta ricca di alimenti freschi, di frutta e verdura, cereali, legumi, grande importanza andrebbe posta all’acqua, non solo alla quantità ma anche alla qualità. Bere almeno 1,5/2 litri al giorno di acqua è molto importante. Sapere cosa si beve è molto importante per prevenire la calcolosi renale ed altri tipi di patologie.
DIAGNOSI: Una diagnosi di calcoli renali talvolta è incidentale, si esegue una ecografia addominale o una TAC e ci si accorge di avere dei calcoli senza saperlo perché se i calcoli non sono “ostruenti”, non ci si accorge di averli. Più spesso la diagnosi avviene in corso di colica, quindi con un dolore molto importante e caratteristico che porta a fare degli accertamenti sul paziente, che in prima battuta sono ecografici (con un’eco addome si possono vedere i calcoli in alcune sedi, ma soprattutto una dilatazione delle vie escretrici). L’esame diagnostico per eccellenza che dà tutte le informazioni di sede, formazione e durezza del calcolo e permette di pianificare al meglio un approccio terapeutico e chirurgico è la TAC dell’addome anche senza mezzo di contrasto.
TERAPIA: La terapia della calcolosi renale ha diversi approcci: medici o chirurgici. L’approccio medico è fondamentale per trattarla al meglio con farmaci, stile di vita e approcci alimentari; l’approccio chirurgico permette di risolvere il problema della calcolosi, sebbene bisogna tener presente che una patologia di questo tipo va interpretata più come una malattia cronica che estemporanea, quindi la prevenzione resta fondamentale. Come è l’approccio chirurgico alla calcolosi? Nel tempo è diventato sempre più mini-invasivo. Da anni non si effettuano più tagli (sorpassata la chirurgia a cielo aperto), si sfruttano le vie naturali (endoscopia) risalendo fino ad arrivare all’uretere e al rene per trattare con laser e strumenti di calibro molto piccolo anche calcolosi complesse. In casi più estremi di calcolosi o di calcoli in posizioni disagevoli all’interno del rene si opta per un approccio percutaneo, quindi un accesso a livello del fianco (chiaramente in sala operatoria) con degli strumenti molto piccoli con i quali si accede al rene e si va a trattare la calcolosi in maniera molto poco invasiva. Questi processi tecnologici che in maniera vorticosa migliorano il trattamento del paziente non solo dei virtuosismi chirurgici, ma è anche andare incontro alle esigenze della società: la calcolosi renale è un’esperienza molto invalidante e indimenticabile e cercare di risolverla in tempi rapidi e degenze brevi dà molto sollievo al paziente permettendogli di tornare alle sue attività quotidiane in tempi molto rapidi.
DOPO LA CURA: La terapia medica permette di prevenire o talvolta sciogliere i calcoli renali, pertanto il paziente viene seguito nel tempo e una volta impostata una terapia adeguata riesce a stare lontano dalla sala operatoria per tanti anni e magari per sempre. Per quanto riguarda il post terapia chirurgica, grazie gli approcci mini invasivi si torna alle attività quotidiane rapidamente, gli interventi non sono dolorosi e il ricovero dura solo una/due notti. Quando il paziente viene dimesso, nella maggior parte dei casi, non ha drenaggi ne tagli o ferite e può tornare con le dovute precauzioni a una vita normale dopo pochi giorni.
PREVENZIONE E STILE DI VITA: La domanda che spesso fanno i pazienti è legata solo alla quantità dell’acqua, ma non c’è una risposta univoca perché dipende dalle temperature, da cosa si fa durante la giornata e dall’ attività fisica; è importante stare molto attenti all’idratazione e effettuare una scelta consapevole dell’acqua che si beve. L’alimentazione è fondamentale perché l’obesità e il diabete predispongono in modo importante alla calcolosi. Per quanto riguarda il tipo di alimenti ci sono da sfatare alcune false credenze, per esempio che il calcio e gli alimenti che lo contengono provochino la formazione di calcoli (concetto superato), anche perché una dieta con dosaggi di cacio normali protegge dalla formazione di calcoli di ossalato e fosfato di calcio. I consigli di carattere generale sono: avere un adeguato apporto idrico, una dieta normocalcica povera di grassi, sodio, sale (contenuto negli alimenti, aggiunto agli alimenti o contenuto nell’acqua che si beve), prediligere frutta e verdura fresca (soprattutto contenente citrati che sono importanti inibitori della formazione di calcoli), inoltre consumare cereali e legumi e preferire le fibre integrali, rispetto agli zuccheri raffinati.